Secondo l’analisi del think tank energetico Ember, le energie rinnovabili hanno superato i combustibili fossili nella produzione di elettricità durante l’inverno, rappresentando un traguardo significativo per l’Europa. Nel periodo compreso tra ottobre 2022 e marzo 2023, le energie rinnovabili hanno prodotto il 40% dell’elettricità dell’Unione europea, mentre i combustibili fossili hanno contribuito al 37%. La Polonia e la Germania, i principali produttori di energia da carbone in Europa, hanno contribuito al 70% della riduzione dell’energia prodotta da questa fonte. Di conseguenza, la quota del carbone nel mix elettrico polacco è scesa per la prima volta al di sotto dei due terzi della generazione di energia. Italia e Spagna hanno rappresentato circa i due terzi della riduzione nella produzione di gas nell’UE rispetto all’inverno precedente, nonostante il sostegno attraverso sussidi introdotti per ridurne i costi.
Utilizzo delle energie rinnovabili in Italia: a che punto siamo?
Tuttavia, l’Italia, insieme alla Finlandia e all’Ungheria, ha registrato un aumento nella produzione di carbone, a differenza degli altri paesi. È importante notare, però, che non si è verificato un ritorno generalizzato al carbone come si temeva durante la crisi energetica innescata dalla guerra. Le centrali riattivate per evitare una mancanza di energia sono state utilizzate solo al 27% della loro capacità media.
I tagli diffusi nella domanda hanno permesso all’Unione europea di risparmiare 12 miliardi di euro in elettricità durante l’inverno. In generale, tutti i paesi europei, ad eccezione dell’Irlanda, sono riusciti a ridurre il consumo di energia del 5% durante le ore di punta, mentre solo Romania, Slovacchia e Grecia hanno raggiunto l’obiettivo di riduzione volontaria del 10% fissato dalla legislazione di emergenza dell’UE tra novembre e marzo.
Ember sottolinea che queste riduzioni nella domanda possono essere in parte attribuite a temperature invernali superiori alla media, che hanno ridotto la necessità di riscaldamento elettrico. Non solo, anche al sempre più diffuso utilizzo delle energie rinnovabili, in cui un ruolo fondamentale lo hanno giocato le misure di risparmio energetico del governo e di detrazioni fiscali destinate ai cittadini.
Il percorso migliore da proseguire è dunque il graduale discostamento dai combustibili fossili in favore dell’energia prodotta dalle fonti di energia rinnovabile, come il fotovoltaico.
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